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La nuova Volkswagen ID.3 grinta, comodità ed ecosostenibilità

La prova su strada della nuova Volkswagen ID.3


Con un prezzo di listino di oltre 40 mila euro e un’autonomia che si aggira tra i 350 e i 450 chilometri, la piccola tedesca rappresenta appieno la svolta green della casa automobilistica, punto focale di un cambio di direzione che ha investito Volkswagen, abituata a primeggiare tra gli automobilisti di tutta Europa con Golf, Polo e Maggiolino, e tutto a un tratto costretta ad un cambio di direzione per certi versi inaspettato. Come se la caverà?

La missione dell’ID.3 è delicata, ma – lo anticipiamo – riesce a compierla tutto sommato egregiamente. A dire il vero l’ha già compiuta, poiché quello che presentiamo oggi è un restyling avvenuto a tre anni esatti dalla sua introduzione sul mercato.
Un restyling forse necessario, dato che la piccola tedesca non ha avuto il successo che si aspettavano dalle parti di Dresda, in quanto ha venduto “solo” 27 mila unità in Europa, decisamente meno rispetto alle previsioni iniziali.

Il compito ingrato di valutare la nuova Volkswagen ID.3 è stato affidato a Quattroruote, che nell’edizione di luglio ha effettuato una prova su strada di quasi 1000 chilometri, con partenza dalla fabbrica VW costruita nel 2002 a Dresda, denominata la Fabbrica di vetro – e arrivo a Vairano, quartier generale della celebre rivista, con le necessarie soste per la ricarica effettuate lungo il tragitto.
Ci sarebbe tanto da dire e da scrivere, a cominciare dalla frequenza delle colonnine di ricarica decisamente elevata sia in Germania che in Svizzera, e che fortunatamente si sta diffondendo a macchia d’olio anche sulle nostre autostrade. Ma gli spunti di discussione sono altri, intrinsecamente legati all’auto sotto prova.

La gamma Volkswagen ID.3

La gamma di modelli della ID.3 conta per adesso soltanto due versioni: la Pro Performance, con una batteria da 58 kWh e un prezzo di listino di 40900 euro, e la Pro S, con batteria da 77 kWh e accumulatore, venduta ad un prezzo di listino di 50000 euro. A livello estetico, di interni e di dimensioni nulla cambia.

Rispetto al modello precedente, la nuova ID.3 porta con sé alcune modifiche estetiche al paraurti anteriore, al cofano e ai proiettori, ma i designer Volkswagen hanno fatto in modo da non intaccare le dimensioni, che rimangono di 4,26 metri di lunghezza, per intendersi di poco inferiori alla Golf. Lo spazio a bordo è notevole, e il piccolo miracolo dipende dal posizionamento del motore sull’asse posteriore, con la batteria che rimane attaccata al pavimento; sulla ID.3 viaggiano comodi 4 adulti.

Gli interni

Molto buone le finiture, decisamente superiori rispetto al modello precedente. La plancia ha una parte centrale rivestita di materiale pregiato, mentre il rivestimento ecologico della corona del volante e i materiali riciclati per alcune parti dei sedili aggiungono alla piccola di casa Volkswagen un tocco di ecosostenibilità che, soprattutto di questi tempi e in contesti come questo, non guasta mai.

Per quanto riguarda l’infotainment, lo schermo è passato da 9,8 a 11,8 pollici. Anche il software è nuovo, ma si basa su quello precedente. Tuttavia introduce una serie di interessanti novità, tra cui la possibilità di scaricare aggiornamenti over-the-air e di introdurre nuove funzionalità, come la gestione bizona del climatizzatore o la possibilità di illuminare l’abitacolo con diversi colori. Un occhio di riguardo al navigatore, in grado di pianificare gli itinerari tenendo conto della presenza o meno delle colonnine di ricarica lungo il tragitto, e per quanto tempo ricaricare. Capita quindi a volte che segnali di uscire dall’autostrada, poiché nei dintorni si trovano colonnine libere.

Qualità e comfort

Durante i quasi 1000 chilometri percorsi, i redattori di Quattroruote hanno apprezzato il miglioramento del comfort generale, sia lato guida che lato passeggero. Ci sono degli ammortizzatori a controllo elettronico che riescono a gestire al meglio le sconnessioni del manto stradale, e l’isolamento acustico è ottimo, ben curato anche a velocità elevate. Il sedile è ottimamente conformato, e per non farsi mancare nulla è anche dotato di funzione massaggio.

Valutazioni finali

Tra i punti forti della pagella della Volkswagen ID.3 ci sono senza dubbio il comfort, grazie al suo essere silenziosa e alle sue ottime sospensioni. Molto buono il posto guida, grazie alle regolazioni elettriche del sedile e alla funzione massaggio, così come la dotazione di sicurezza, con regolatore di velocità adattivo offerto di serie. Ottima la plancia, con la fascia centrale rivestita in materiale pregiato, che dona alla ID.3 un tocco di stile difficile da trovare in vetture di questo segmento. Anche la strumentazione è valida, affiancata all’infotainment con schermo da 11.8 pollici e alla nuova versione del software.

Per quanto riguarda i punti a sfavore, segnaliamo la mancanza di bocchette per la climatizzazione dedicate ai passeggeri che siedono dietro, la poca capacità del bagagliaio e l’assenza del vano anteriore, e una leggera mancanza di prontezza dello sterzo, anche se è davvero leggero in manovra, consentendo così di fare inversione in pochissimo spazio.