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Itinerario: Rovereto-Asiago, sulle tracce della Grande Guerra

Rovereto e Asiago distanti ma legate tra loro dalla Prima Guerra Mondiale

Rovereto e Asiago, Trentino e Veneto. Due terre che oltre un secolo fa vissero alcune delle loro pagine più buie, specialmente sulle vette delle montagne, dove la Prima Guerra Mondiale infuriava costringendo gli uomini in trincea per lunghi mesi, a soffrire fame e freddo e a rischiare la vita ogni singolo giorno.

Per fortuna la situazione in Europa occidentale adesso è totalmente diversa, e le Alpi e le Dolomiti sono tra le mete turistiche più apprezzate, grazie alle loro bellezze naturali e alle magnifiche strade, da percorrere in auto o in moto.

Tra i numerosi itinerari che si possono disegnare in queste zone, quello che collega Rovereto e Asiago è veramente interessante, perché consente di ammirare alcuni tra i paesaggi più belli delle Alpi e allo stesso tempo di visitare alcune trincee e luoghi famosi che furono al centro di alcune sanguinose battaglie della Grande Guerra.

Primo giorno: Rovereto e Bezzecca

Iniziate il vostro itinerario sulle tracce della Prima Guerra Mondiale da Rovereto, dove come prima cosa visiterete l’interessante museo storico italiano della guerra. Non perdetevi ovviamente una passeggiata in centro, visitate il castello, e poi partite… in direzione opposta!

Si, perché per raggiungere Asiago, termine dell’itinerario, dovreste andare verso est, mentre noi vi consigliamo di spostarvi per 40 chilometri a ovest, verso Bezzecca, vicina al lago di Ledro. Qui infatti si trova un enorme complesso di trincee e fortificazioni, che vi permetterà di capire da vicino quella che era la vita dei soldati durante la prima guerra mondiale.

Tornate quindi a Rovereto, fermandovi magari per un caffè sull’elegante Riva del Garda, il comune più a nord del lago omonimo.

Giunti a destinazione potete concludere la prima giornata in totale relax, passeggiando per le vie dei negozi, cercando un buon ristorante dove gustare la cucina tipica trentina, o semplicemente riposando in albergo.

Rovereto è molto attrezzata dal punto di vista turistico e dei servizi, non avrete difficoltà ad esempio a trovare colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Se viaggiate con un’auto a benzina o diesel, o in moto, approfittatene per fare il pieno: domani vi aspetta una lunga giornata di viaggio…

Secondo giorno: in montagna tra Trentino e Veneto

La seconda giornata dell’itinerario è dedicata al lungo percorso che da Rovereto vi condurrà fino ad Asiago.
La distanza non è molta, poco più di 60 chilometri, ma senza fermarvi impieghereste oltre un’ora e mezzo: la strada è tutta curve e si inerpica sulle montagne.
Se invece farete le soste e le deviazioni che vi consigliamo, vi prenderà agevolmente tutto il giorno.

Iniziate spostandovi in direzione nord sulla SS12 fino al piccolo abitato di Calliano, dove imboccherete la strada statale SS350 in direzione est, che dopo poco inizia a salire, inerpicandosi un tornante dopo l’altro.

Vi proponiamo la prima sosta a Folgaria, famosa meta turistica, dove potrete visitare il forte San Sebastiano in località Prima Posta, esemplare ottimamente conservato di fortificazione austriaca al confine italiano.
Costruito tra il 1911 e il 1914, si trova ad un’altitudine di 1445 metri.

Notevole anche il forte Sommo Alto, a 1613 metri di altitudine presso il passo Coe, appartenente allo sbarramento Folgaria.

Riprendendo il percorso, nella vicina località Carbonare la SS350 lascia spazio alla SS349, ma quando mancheranno 30 chilometri ad Asiago vi faremo fare una seconda deviazione, lungo la strada del Menador, spettacolare curva dopo curva.
È una strada difficile, quindi attenzione!

Ma il suo fascino è davvero unico: una ex strada militare che conduce fino a Caldonazzo, con le gallerie scavate nella roccia che permettono il passaggio di una sola auto alla volta.

Giunti a Caldonazzo dovrete tornare indietro fino a dove l’avete imboccata, per poi proseguire entrando in Veneto. Da lì ad Asiago la strada scorre tranquilla: l’arrivo nella cittadina dell’Altopiano segnerà anche la fine del secondo giorno dell’itinerario.

Terzo giorno: Asiago e l’Altopiano

La Grande Guerra coinvolse pesantemente Asiago e il suo Altopiano, teatro di alcune tra le battaglie più sanguinose del Fronte Italiano.

Da Asiago potete intraprendere numerose escursioni sia a piedi che in mountain bike, per scoprire alcuni luoghi significativi della Prima Guerra Mondiale.
Alcuni nomi?

    • Monte Corno,
    • Forte Campolongo,
    • Monte Ortigara con il Calvario degli Alpini,
    • Monte Cengio con le sue gallerie.

Tornate poi ad Asiago per concludere il percorso dedicato alla guerra, visitando l’imponente ossario del Leiten, il Sacrario Militare che ospita oltre 50 mila caduti italiani, dei quali oltre 20 mila ignoti.
Al suo fianco si trova il museo del Sacrario, anch’esso dedicato alla Grande Guerra, con documenti, cimeli e foto d’epoca.

Per una parentesi di relax e spensieratezza, visitate il piacevole centro storico di Asiago, passeggiando su e giù per corso IV Novembre.

Non perdetevi poi il duomo di San Matteo, ma soprattutto, se viaggiate con i bambini, il villaggio degli Gnomi, un delizioso parco divertimenti collocato all’interno di un bosco, ispirato al mondo degli gnomi.